Le voci del bosco, la betulla

Di notte, quando le tenebre sono più fitte e tutte le bestie dormono, nel bosco s’avvertono furtivi rumori. Faggi, pioppi, pini e altri alberi si muovono agitando le fronde. Vorrebbero avvicinarsi alla bella signora, per godere un poco della sua compagnia. Gli unici che partecipano al corteggiamento sono il maggiociondolo...

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Le voci del bosco, l’abete bianco

Nei nostri boschi, l’albero possente, il signore del castello per il quale tutti nutrono grande rispetto è l’abete bianco. E’ il vecchio protettore, colui che dal suo eremo, raggiunta l’età della saggezza, controlla tutto e tutti. Anche il nome, sereno e pacifico, lo aiuta. Avrebbe potuto chiamarsi in altro modo,...

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Le voci del bosco, Erto

Voglio raccontare del bosco di Erto perché mi ha visto crescere e io l’ho visto crescere, e perché è un bosco che ha sofferto da sempre. Non ha avuto la vita facile di altri suoi fratelli, non è nato e vissuto in un dolce pendio ma nel ripido, nell’erto appunto....

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Il tempo del legno

Ho Atteso Il tempo del legno, per chiedere permesso a Dio -colui o colei che non ha nome e non ha forma– qui dove ha saputo tollerare le mani di un vecchio uomo che hanno rimosso la storia delle stagioni. Sono precipitato dentro la conta del bosco, ho seduto e...

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aurora marina

Della rosa

La rosa non cercava l’aurora: quasi eterna sul ramo, cercava altra cosa. La rosa non cercava né scienza né ombra: soglia tra carne e sogno, cercava altra cosa. La rosa non cercava la rosa: immobile nel cielo, cercava altra cosa. Federico Garcia Lorca “Della rosa” Federico Garcia Lorca nasce a...

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Crisantemi: i fiori del sole

La loro storia viene da molto lontano: in Cina, queste erbacee perenni dalle fioriture multicolori erano coltivate già al tempo di Confucio, nel 500 a.C., amatissime e considerate il simbolo della vita. Nel 386 d.C., attraverso la Corea, arrivarono in Giappone, dove acquisirono subito significato simbolico e in breve diventarono...

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Viene viene la Befana

Viene, viene la Befana da una terra assai lontana, così lontana che non c’è… la Befana, sai chi è? La Befana viene viene, se stai zitto la senti bene: se stai zitto ti addormenti, la Befana più non senti. La Befana, poveretta, si confonde per la fretta: invece del treno...

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Epifania

Notte, la notte d’ansia e di vertigine quando nel vento a fiotti interstellare, acre, il tempo finito sgrana i germi del nuovo, dell’intatto, e a te che vai persona semiviva tra due gorghi tra passato e avvenire giunge al cuore la freccia dell’anno… e all’improvviso la fiamma della vita vacilla...

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Penso al paesaggio nella storia dell’arte…

Penso al paesaggio nella storia dell’arte, prima sfondo per la vicenda umana (schegge di luoghi impraticabili e astratti nella pittura medioevale, cime scintillanti in quella veneta, campagne enigmatiche verdi d’acqua e azzurre di nebbia nei fondali leonardeschi) e poi protagonista della tela, tutt’uno con l’artista: lo stato di magica attesa...

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