Il tempo del legno

Ho
Atteso
Il tempo del legno,
per chiedere permesso a Dio
-colui o colei che non ha nome e non ha forma–
qui dove ha saputo tollerare le mani di un vecchio uomo
che hanno rimosso la storia delle stagioni. Sono
precipitato dentro la conta del bosco,
ho seduto e ho tastato, ho ammirato
il bambino che non sono stato.
Chi sei? Ho chiesto
Sono il sole che nessuno vede,
ho risposto. Ho socchiuso gli occhi,
pregato me stesso di non pensare più a
niente, di centrare il mare del vuoto.
Non ho vestito l’anima di pace
che non è spuntata.
Ho percepito il
terrore della materia
annidata, cerchio su cerchio,
un anno dopo l’altro. Quanto siamo deboli,
ha detto. Ed io che ti credevo pronto alla roccia.
No, caro uomo, nemmeno la roccia sogna serena.

da Poesie creaturali, di Tiziano Fratus

Si ringrazia Ornella Carraresi per il contributo.

***
NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.