Note del guanciale

Il giorno successivo a una bufera di vento che “divide i campi”, si può contemplare uno spettacolo pittoresco e commuovente. Nei punti dove i recinti di assi e i cancelletti a grata hanno ceduto, il giardino appare sofferente per la devastazione. Grandi alberi sono stati abbattuti e i loro rami,...

Continua a leggere

Formiche rosse e nere

Un giorno che ero uscito per andare alla mia catasta di legna, o piuttosto alla mia catasta di ceppi, osservai due grandi formiche, una rossa e una nera (questa molto più grande della prima e più lunga di quasi mezzo pollice) che combattevano ferocemente fra di loro. Una volta che...

Continua a leggere

In terre lontane

Camminando nell’erba, solo parzialmente emaciata dall’arsura, mi riempio le gambe di zecche […], quando appaiono due leoni proprio di fronte a me. Mi arresto di colpo. I leoni stanno all’ombra di una piccola acacia, lontani non più di sessanta metri, e mi guardano fissi, nella posizione della sfinge egizia. Reso...

Continua a leggere

Confessioni di un apprendista ortolano

Non so da dove mi venga l’impulso ostinato che mi porta all’orto e al giardino, o meglio, all’orto/giardino, visto che per me fanno tutt’uno. È cominciato tutto assai prima che mi innamorassi di Fukuoka, radioso nel suo angolo di paradiso terrestre. Ero ancora una bambina confinata in un appartamento di...

Continua a leggere

La luna

C’è tanta solitudine in quell’oro. La luna delle notti non è la luna che vide il primo Adamo. I lunghi secoli della veglia umana l’hanno colmata di antico pianto. Guardala. È il tuo specchio. La luna di Jorge Luis Borges. Jorge Luis Borges nasce a Buenos Aires nel 1899 e...

Continua a leggere

Sogni artici

Restai immobile, con la certezza che qualcosa di strano ci lega al mondo degli animali. A volte gli animali riescono a ritrascinarti in quel loro mondo: e tu dividi con loro la fame e la paura, come il sale che è presente nel loro sangue e nel tuo. Lo scoiattolo...

Continua a leggere

… ogni giardino è diverso

…ogni giardino è diverso: ha la sua personalità, che non dobbiamo piegare, la sua geografia e la sua cultura. L’italiano è geometrico e formale, il francese simmetrico e sontuoso, l’inglese più selvatico e meno incline alla visione d’insieme, il persiano è come un tappeto, un microcosmo profumato con al centro...

Continua a leggere

dal Gattopardo

Sul terreno rossiccio le piante crescevano in fitto disordine, i fiori spuntavano dove Dio voleva e le siepi di mortella sembravano disposte per impedire più che dirigere i passi. Nel fondo una flora chiazzata di lichene giallonero esibiva rassegnata i suoi vezzi più che secolari; ai lati due panche sostenevano...

Continua a leggere

Confessioni di un Italiano

Mi ricorderò sempre l’abbagliante piacere e quasi lo sbigottimento di maraviglia che ne ricevetti. Aveva dinanzi un vastissimo spazio di pianure verdi e fiorite, intersecate da grandissimi canali simili a quello che aveva passato io, ma assai più larghi e profondi. I quali s’andavano perdendo in una stesa d’acque assai...

Continua a leggere

De re aedificatoria

“Dicono i medici che bisogna godere di un’aria quanto più possibile pura; e ciò – bisogna riconoscerlo – può essere fornito da una villa situata in posizione elevata e isolata. D’altra parte il disbrigo degli affari e i doveri civici impongono che il padre di famiglia sia presente nel fòro,...

Continua a leggere