Tempus fugit

Deliziosa Primavera, breve gioia passeggera, vola via, l’ala leggera – Dolce Estate dorata, ospite a lungo bramata – si annuncia, e già è passata- Autunno gioia segreta, delizia non completa – raffiche di tempesta – non c’è nulla che resta – fragile esperimento a un alito di vento – trascorso,...

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Siccità

Cara e dolce terra ti scrivo. Non volevo dire una bugia, credevo che quella fosse la volta buona. Le cicatrici si stiravano, le ossa rotte facevano l’appello, l’occhio era stato invitato a ballare. Tutto diceva che avrebbe piovuto. Io non volevo mentirti, quando ti ho detto “resisti, ci siamo, ci...

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I rondoni

Somigliano grossolanamente alle rondini, ma non hanno della rondine né i vivaci colori (sono scuri come il carbone), né il grazioso gorgheggio. Questi uccelli cittadini non si posano mai né in terra, né sulle piante, né sui fili, né sui cornicioni, perché hanno gambette cortissime e dita inidonee a imprimere...

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Una volta

Una volta gioivo della vita e tu eri la gioia la mia esistenza era un giardino e tu nel giardino eri un bocciolo la mia gioventù era un ramo e tu sul ramo eri un fiore la mia mente era il cielo e il tuo amore era l’alba la tua...

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Il melo

Vastità sconfinata di pianure e di vette, e quanto intenso giunge l’odore dell’erba dal roseto! E’ qui, in questo luogo, che io cercavo qualcosa, forse un sogno, una luce, un granello di terra, un sorriso… Oltre i pioppi un innocente oblio mi chiamava. Ai piedi del canneto mi sono fermato...

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La cipolla

La cipolla è un’altra cosa. Interiora non ne ha. Completamente cipolla Fino alla cipollità. Cipolluta di fuori, cipollosa fino al cuore, potrebbe guardarsi dentro senza provare timore. In noi ignoto e selve di pelle appena coperti, interni d’inferno, violenta anatomia, ma nella cipolla – cipolla, non visceri ritorti. Lei più...

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Lo zampillo

O angelo delle mie notti, è dolce posar sul tuo petto sentendo quei gemiti rotti dell’acqua, laggiù nel laghetto! Penombre, in cui l’acqua bisbiglia al ciel la sua triste elegia, la vostra mestizia somiglia a quella dell’anima mia. Lo zampillo sbocciato in mille fiori, cui la luna ha donato i...

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Il meraviglioso istante

Nella steppa della vita, triste e sconfinata, Sono misteriosamente zampillate tre sorgenti: la sorgente della giovinezza, una sorgente rapida e ribelle, ribolle, corre, scintillando e mormorando. La fonte Castalia con l’onda dell’ispirazione Nella steppa della vita abbevera gli esuli, l’ultima sorgente- la fredda fontana dell’oblio, più dolce di tutte consola...

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Come fiore di mandorlo o più lontano

Per descrivere il fiore del mandorlo non mi giovano né enciclopedie né vocabolari… le parole mi trascinano nelle insidie della retorica, la retorica ferisce il senso e loda la ferita come il maschile detta al femminile i suoi sentimenti, in che modo potrà risplendere allora il fiore del mandorlo nella...

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L’Acqua cheta (Commedia fiorentina)

Scena II Rosa e detti Rosa –la moglie del fiaccheraio (entra dall’orto, portando nel grembiule del radicchio. Guardandolo): Che peccato!…E dire che vieniva tanto benino! Cecco – il falegname (sbirciandola e continuando a lavorare): Vecchia zimarra, senti, io resto al pian, tu ascendere… Rosa (accostandosi a Cecco e guardando la...

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