Cose piacevoli 3

Tra gli alberi che non fioriscono, belli sono l’acero, l’albero di Giuda, il pino a cinque aghi… L’albero della anfora ha la particolarità di non crescere a fianco di altri, ma di ergersi in solitudine, per cui ha l’aria di essere un po’ troppo altero. È curioso pensare che nelle antiche poesie lo si dica “diviso in mille rami”*, come sinonimo di amante. Chissà mai chi potrà averli contati tutti! Il cipresso prospera quasi sempre in luoghi inaccessibili ed è pregiatissimo, giacché soltanto col suo legno si possono elevare grandiose costruzioni di diversi piani. È incantevole udire, nel quinto mese, la sua linfa cadere goccia a goccia, in armonia con il rumore della pioggia. Graziosi sono gli aceri giovani quando, in autunno, le loro foglioline si tingono di rosso, incominciando dalla punta, in un medesimo disegno, e i fiori ormai appassiti assomigliano a insetti rinsecchiti.

* Dalla poesia del nono secolo: “Pensami diviso in mille rami come nel bosco di Shinoda in Izumi l’albero della canfora”.

 
Da Note del guanciale di Sei Shōnagon

Traduzione di Lydia Origlia.

Sei Shōnagon (966-1025) è stata una scrittrice e poetessa giapponese al servizio dell’imperatrice Teishi presso la corte imperiale di Heiankyō durante il medio periodo Heian. È l’autrice delle Note del guanciale, scritte in forma di elenco. Il testo si compone di passi brevissimi e lunghe descrizioni della vita di corte. La bellezza della scrittura di Sei Shonagon sta in gran parte “nella prodigiosa scelta dei particolari che così vivamente cristallizzano la bellezza del mutare delle stagioni”, scriveva Yukio Mishima.

Si ringrazia Cecilia Gallia per il contributo.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.