Caratteristiche piacevoli delle varie stagioni

L’aurora a primavera: si rischiara il cielo sulle cime delle montagne, sempre più luminoso, e nuvole rosa si accavallano snelle e leggere. D’estate, la notte: naturalmente col chiaro di luna; ma anche quando le tenebre sono profonde. È piacevole allora vedere le lucciole in gran numero rischiarare volando l’oscurità, oppure distinguere solo le luci di alcune di loro. Anche quando piove la notte ha un suo fascino. Il tramonto in autunno: malinconico quando i raggi del sole calano obliqui dalla vetta dietro cui tramonta, e i corvi a gruppi di due, di tre, di quattro si affrettano disordinatamente al nido; piacevole è anche ammirare gli stormi ordinati dei gabbiani rimpicciolirsi sempre più all’orizzonte. L’armonia del vento e il ronzare degli insetti, quando il sole è calato, infondono una dolce tristezza. D’inverno, il primo mattino: bellissimo, inutile dirlo, quando cade la neve.

Da Note del guanciale di Sei Shōnagon
Traduzione di Lydia Origlia.

Sei Shōnagon (966-1025) è stata una scrittrice e poetessa giapponese al servizio dell’imperatrice Teishi presso la corte imperiale di Heiankyō durante il medio periodo Heian. È l’autrice delle Note del guanciale, scritte in forma di elenco. Il testo si compone di passi brevissimi e lunghe descrizioni della vita di corte. La bellezza della scrittura di Sei Shonagon sta in gran parte “nella prodigiosa scelta dei particolari che così vivamente cristallizzano la bellezza del mutare delle stagioni”, scriveva Yukio Mishima.

Si ringrazia Cecilia Gallia per il contributo.

***
NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.