Rosmarino

Lei non si ricorda dove ha appoggiato le cesoie, lui si è dimenticato di innaffiare i pomodori.
“Sai cosa dovremmo fare?” dice lei. “Tenerci a portata di mano un rametto di rosmarino e annusarlo spesso, molto spesso. Non sto scherzando, secondo uno studio il profumo del rosmarino migliora le prestazioni del cervello e della memoria”.
Bella scoperta, quella presentata alla Società britannica di psicologia alla conferenza annuale questa primavera, penso io mentre l’ascolto dal davanzale dalla cucina. Si sapeva già dai tempi di Shakespeare. Vi ricordate cosa dice Ofelia al fratello Laerte donandogli un rametto di rosmarino? “Ecco del rosmarino, questo è per la rimembranza; vi prego, amore, ricordate…”.
E con le citazioni potrei continuare a lungo, tanto è antico il rapporto che mi lega agli Umani e tanto prodigiose sono le mie virtù. Voglio solo accennare alla miracolosa “Acqua della Regina”. Nel 1370 un alchimista la preparò appositamente per Isabella d’Ungheria, distillando i fiori di rosmarino. La sovrana, oramai settantaduenne, soffriva infatti di gotta e reumatismi. Ebbene, dopo la cura Isabella si ritrovò non solo risanata, ma anche così ringiovanita che il Granduca di Lituania, di ben venticinque anni più giovane, la chiese in sposa.
Ho fatto questa premessa nella speranza che la piantiate di considerarmi solo un semplice aromatica da cucina che fa coppia fissa con la salvia – che fra l’altro è mia cugina – nella missione di dare profumo e sapore ai vostri arrosti e stufati. Niente di personale, dopotutto apparteniamo alla stessa famiglia botanica, quella delle Labiate, però volete mettere la mia classe, il mio stile! Non mi manca proprio niente: portamento eretto, fogliame lucido, fragrante e persistente anche in inverno, fiori profumatissimi che sono la passione delle api e, come non bastasse, mi presto bene anche all’arte topiaria: potete sbizzarrirvi e farmi assumere le forme più diverse, chiedete consiglio all’Umano Edward mani di forbice…

Rosmarino, da Piante sull’orlo di una crisi di nervi, di Eliana Ferioli, Giunti Editore.

Si ringrazia Paola Marotta per la lettura.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.