Lettere a un lupo, 13 febbraio

13 febbraio

caro lupo,
nel segreto del bosco c’è il lago, che io chiamo segreto. Ti scrivo di notte, la luna è in falce crescente, tutte le stelle sopra di noi, Orione inquadrata nel mio vetro. D’estate, di giugno, ho pescato le piccole trote. Ma è un dolore così grande doverle colpire ancora vive, insanguinarle per togliere l’amo dalla gola. No. Eppure noi siamo vissuti sulla morte degli animali, e su quella degli altri uomini. Fratello lupo, come tu fai, così facciamo noi. Non ho più il coraggio di mangiare le trote del lago segreto. Ma la legge è uccidere per vivere. È inutile fingere. Noi siamo più abili e feroci di te. Salve.

G.

Si è scritto e narrato molto sui rapporti fra i lupi e gli uomini. Qualcuno ha cercato di parlare col lupo, come san Francesco, e ci è riuscito. Con molte bestie feroci che abitano in noi si può dialogare, o cercare di stabilire rapporti epistolari, come ha fatto G. Si tratta però sempre di sogni e leggende.

Lettere a un lupo da Teatro con bosco e animali di Giuliano Scabia

Giuliano Scabia è nato a Padova nel 1935. Attualmente vive a Firenze. Scrittore, poeta, drammaturgo e narratore dei propri testi è protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive degli ultimi decenni.

Si ringrazia Cecilia Gallia per la lettura.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.