l’Agrifoglio

L’agrifoglio, il cui nome latino “agrifolium”, deriva dal greco “agriàs”, che significa selvatico, ha l’aspetto di una pianta selvaggia e persino aggressiva con quelle foglie coriacee, accartocciate e con spine molto puntenti. Ma il suo simbolismo si ispira al fogliame brillante e ai frutti rossi che in pieno inverno sembrano alludere alla persistenza della vita vegetale, alla speranza di una rinascita così come il sole, nonostante il suo declino apparente all’inizio dell’inverno, risorgerà nell’alto dei cieli con la primavera. Per questo motivo i Germani decoravano le case con rami d’agrifoglio, e i Romani a loro volta li portavano e li regalavano durante i saturnali che si celebravano qualche giorno prima del solstizio di dicembre. Credevano che l’agrifoglio piantato presso una casa tenesse lontani i malefici. Quelle usanze pagane si sono trasmesse, come tante altre, alla cristianità. Fino a qualche anno fa si appendevano ramoscelli di agrifoglio nelle case e persino nelle stalle per allontanare i sortilegi, ma anche per celebrare la nascita di Gesù.

L’agrifoglio di Alfredo Cattabiani

Si ringrazia per il contributo Paola Marotta.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.