
Diciamo che il pianeta è nato a mezzanotte e che dura un giorno.
All’inizio non c’è nulla. La vita non fa capolino che alle tre o alle quattro di mattina.
Dall’alba alla tarda mattinata, nient’altro che cellule semplici.
Poi c’è tutto. Verso mezzogiorno succede qualcosa di strepitoso. Le cellule evolvono e ciò che era soltanto un accampamento diventa una città.
Il giorno è trascorso per due terzi quando animali e piante imboccano strade separate.
Scende il crepuscolo per avere forme di vita più complesse.
Ogni grande creatura vivente arriva che è notte fatta.
Alle nove di sera meduse e vermi.
Le piante arrivano sulla terra appena prima delle dieci. E poi gli insetti che volano all’istante.
Qualche minuto dopo interi mondi di creature più antiche.
Entro le undici i dinosauri hanno già sarto la loro ultima cartuccia.
In quegli ultimi sessanta minuti, la vita cresce consapevole. Gli animali imparano ad avere rituali e a insegnare ai piccoli.
Dal punto di vista anatomico, l’uomo moderno arriva solo QUATTRO secondi prima della mezzanotte. E in un millesimo di secondo, la vita risolve il mistero del DNA e comincia a mappare proprio l’albero della vita.
Entro mezzanotte, la maggior parte del mondo viene trasformata in file di colture per il sostentamento di una sola specie.
Ed è in quel momento che l’albero della vita diventa qualcos’altro. E’ in quel momento che il tronco gigantesco comincia a vacillare.
Il sussurro del mondo, di Richard Powers
Si ringrazia Annalisa Morandi per il prezioso contributo.
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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.