Che belle quelle uscite nel silenzio!

Che belle quelle uscite nel silenzio!
La steppa sterminata come il mare,
erbe che sospirano, fruscii di formiche
pianto ondeggiante di zanzare.

Cumuli di nuvole si sono allineati
e dileguano, come un vulcano sul vulcano.
Tace la steppa sterminata e fradicia,
ondeggia, trascina, sospinge.


La nebbia come mare ci sommerge,
le lappole s’attaccano alle frange.
Bellissimo vagare nella steppa come sulla spiaggia.
Ondeggia, trascina, sospinge.

Boris Pasternak, poeta e romanziere russo, nato a Mosca (1890 -1960), è noto al pubblico occidentale per Il dottor Zivago, suo unico romanzo, molto apprezzato dalla critica, da cui è stato tratto il famoso film omonimo. Pasternak, di origine ebraica, crebbe in una famiglia di elevata cultura, studiò musica e filosofia. Pubblicò alcune raccolte di versi, di impronta simbolista, dove spiccano atmosfere intime e domestiche. Nel 1932 fu accusato di deviazionismo dal realismo socialista, da quel momento condusse una vita molto difficile. Nel 1958 gli venne assegnato il premio Nobel per la letteratura, dopo una vicenda rocambolesca che coinvolse addirittura la CIA. A seguito di pressanti minacce e avvertimenti da parte delle autorità sovietiche, circa la sua definitiva espulsione dalla Russia e la confisca delle sue già limitatissime proprietà, lo scrittore fu costretto a rinunciare al premio, per motivi di ostilità del suo Paese.

Si ringrazia Cecilia Gallia per il suo prezioso contributo.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.