L’orto di un perdigiorno

APRILE
Dall’acacia, fino al giorno prima spoglia di gemme, sono spuntati nuovi getti fra le spine brune: hanno forato il legno, sconfitto la morte apparente. […]Sono tanti gli annunci di vita: l’acero campestre ha corimbi di fiori verdognoli prima ancora delle foglie, le gemme grandi rivestite di squame oblunghe, rosee di peluria gentile, si aprono come un becco per lasciare libere le foglie sfrangiate. […] Il tiglio lascia cadere verso il basso, pendule, le foglie fuggite dalla gemma. Il sambuco curva con eleganza i rami da cui svettano infiorescenze a pannocchia color crema. […] Cominciano a sbocciare le iris: la fiorentina, candida come un giglio, la germanica di un blu acceso. […] sui filari di vite cominciano ad aprirsi i pampini ancora raggrinziti per essere rimasti così a lungo compressi nella gemma, di un verde tenero che è un godimento guardarlo. Si alza col vento un turbinio di bianchi petali di ciliegio.
Mi aggiro tutta occhi: in questa stagione ogni foglia è cesellata nello spazio di una gemma appena schiusa.

Tratto da “L’Orto di un Perdigiorno” di Pia Pera.

Contributo di Cristina Michieli

***
NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.