il Monte Analogo

Tieni l’occhio fisso sulla via della cima, ma non dimenticare di guardare ai tuoi piedi. L’ultimo passo dipende dal primo. Non credere d’essere arrivato solo perché scorgi la cima. Sorveglia i tuoi piedi, assicura il prossimo passo, ma che questo non ti distragga dal fine più alto. Il primo passo dipende dall’ultimo.
Quando vai alla ventura, lascia qualche traccia del tuo passaggio, che ti guiderà al ritorno: una pietra messa su un’altra, dell’erba piegata da un colpo di bastone. Ma se arrivi a un punto insuperabile o pericoloso, pensa che la traccia che hai lasciato potrebbe confondere quelli che ti seguissero. Torna dunque sui tuoi passi e cancella la traccia del tuo passaggio. Questo si rivolge a chiunque voglia lasciare in questo mondo tracce del proprio passaggio.E anche senza volerlo, si lasciano sempre delle tracce. Rispondi delle tue tracce davanti ai tuoi simili.

Il Monte Analogo di René Daumal, a cura di Claudio Rugafiori, Adelphi Edizioni 1977.

René Daumal, nato nel 1908, ha orientato tutta la sua vita verso una ricerca e un discorso volti all’essenziale. È stato ricercatore spirituale, scrittore e profondo conoscitore del sanscrito e della filosofia indù. Il Monte Analogo è anche una sua autobiografia “analogica” tesa a lasciare i segni di una ricerca. Daumal non poté completarla perché la morte lo sorprese prima, a soli trentasei anni.

Nella foto, orme presumibilmente di Neanderthal rinvenute sul vulcano spento di Roccamonfina a Caserta, precisamente nel Parco regionale di Roccamorfina-Foce Garigliano.

Un ringraziamento a Cecilia Gallia per la condivisione e la lettura del testo.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.