L’Earth Day, la giornata dedicata alla Terra, nata il 22 aprile 1970 oggi compie 50 anni.
L’iniziativa viene partorita dopo un duraturo percorso di “teach-in” sulle questioni ambientali sostenuto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso dall’allora presidente John Fitzgerald Kennedy. Negli anni ’60 del Novecento molti movimenti ambientalisti erano sorti negli Usa a seguito delle proteste contro la guerra del Vietnam e dei disastri ecologici che avevano messo a repentaglio il benessere della Terra.
Quel 22 aprile 1970 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra denunciando la loro volontà di lottare contro l’inquinamento da combustibili fossili, contro l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica.
Negli ultimi anni l’Earth-Day ha coinvolto ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo che si adoperano a sensibilizzare la comunità mondiale a trovare soluzioni che contengano gli effetti negativi delle attività dell’uomo a partire dal riciclo dei materiali, alla conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, al divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, alla cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e alla protezione delle specie minacciate.
Per noi oggi la Giornata dedicata alla Terra intende ricordare come esista una stretta relazione tra il nostro abitare la terra e l’ambiente, perché tutte le cose sono unite tra di loro attraverso scambi e dipendenze reciproche in un rapporto di equilibrio precario, per cui tutte le nostre azioni si ripercuotono non solo sulla Terra ma inevitabilmente anche su di noi.

In questa occasione condividiamo l’appello di un gruppo di studiosi ambientalisti con i quali sottoscriviamo pienamente il loro e anche il nostro impegno, e una preghiera hopi.

22 aprile la giornata mondiale della Terra-1

Preghiera hopi

Sono una pietra,
ho visto vivere e morire,
ho provato felicità, pene e affanni:
vivo la vita della roccia.

Sono parte della Madre Terra,
sento il suo cuore battere sul mio,
sento il suo dolore,
la sua felicità:
vivo la vita della roccia.

Sono una parte del nostro Padre,
del Grande Mistero,
ho sentito il suo lutto,
ho sentito la sua saggezza,
ho visto le sue creature
che mi sono sorelle:
gli animali,
gli uccelli,
le acque e i venti sussurranti,
gli alberi e tutto quanto è in terra
e ogni cosa nell’universo.