Crepe

C’è una crepa in ogni cosa. E’ così che entra la luce. (Leonard Cohen)

Passeggio sulla terra seminata in cerca di crepe. Ci sono normali crepe orizzontali, quelle che si formano quando la pioggia viene assorbita e la terra si ritira.
Poi ci sono le altre, quelle che mi indicano la nascita; sono crepe a caso, o meglio, a caos, disordine che genera. Orizzontali, verticali e a zig zag, è lì che sta spingendo il germoglio, è da lì che uscirà la vita.
Quanto è importante creparsi, lasciare che il primo strato si rompa, lasciare che si crei quello spazio necessario affinché il nuovo possa manifestarsi, uscire allo scoperto.
Temiamo tanto quel momento che precede ogni novità, il momento del caos dove convergono tutti i pensieri, tutti insieme, lo fasciamo con tutte le scuse possibili, talvolta anche impossibili, garze impensabili, tratteniamo tutto lì sotto, fino a quando ci è possibile.
Un atto di libertà e di ali spiegate non sarebbe certo un salto nel vuoto, quanto un lancio nel nuovo.

Tratto da La raccontadina, di Francesca Pachetti

Foto: nelle crepe della pietra di un muretto di città fiorisce il Sedum hispanicum, comunemente noto con il nome di Borracina glauca.

Si ringrazia Ornella Carraresi per averci regalato questa lettura.

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NUVOLARIO di PAROLE
Bellezza, stupore e meraviglia richiamano ad un ascolto profondo della Natura. Oltre l’avventura di camminare, girovagando per scoprire nuovi paesaggi, nuovi scenari naturalistici, desideriamo ora accompagnarvi in un luogo immaginario, di condivisione di scritti e liriche, che intendono dar voce a storie, vissuti, esperienze di vicinanza alle piante, agli animali, al mondo inanimato, alla Terra e al Cielo.
…uno spazio aperto in un intervallo atemporale che ci piace chiamare: NUVOLARIO di PAROLE.